La fobia di guidare nell'era moderna
Di Lara Maria Banchieri - Psicologa-Psicoterapeuta – Pubblicato su “Tutto Salute” (maggio 2025)
Un approccio di terapia breve strategica.
Nell’epoca contemporanea, caratterizzata da un’alta mobilità e da un crescente bisogno di indipendenza, la fobia di guidare rappresenta un problema significativo che incide sulla qualità della vita di molte persone. Questo timore ha raggiunto la prima posizione nella classifica delle fobie. Esso può assumere diverse forme:
- dall’ansia anticipatoria prima di mettersi alla guida
- all’evitamento totale dell’auto
- fino ad attacchi di panico in situazioni specifiche come ponti, autostrade o gallerie.
La Terapia Breve Strategica (TBS) offre un approccio efficace per affrontare e superare questa problematica in tempi relativamente brevi.
LE RADICI DELLA FOBIA DI GUIDARE
La fobia di guidare può derivare da molteplici fattori, tra cui esperienze traumatiche passate, paure apprese per modellamento (ad esempio, aver visto un genitore ansioso alla guida) o un’ansia generalizzata che si manifesta con il timore di perdere il controllo. L’iperprotezione eccessiva in famiglia o l’assenza di esperienze graduali di autonomia alla guida possono anch’esse contribuire a questo problema.
L’era digitale ha inoltre accentuato il fenomeno: l’abitudine a delegare la mobilità a servizi di trasporto (taxi, car sharing, trasporto pubblico) ha ridotto l’esposizione alla guida, rendendo alcune persone più vulnerabili all’ansia quando si trovano in situazioni di traffico intenso o devono affrontare lunghi tragitti in autonomia.

L'APPROCCIO DELLA TERAPIA BREVE STRATEGICA
La Terapia Breve Strategica si basa sull’idea che il disturbo persista a causa delle tentate soluzioni disfunzionali messe in atto dalla persona, che invece di risolvere il problema lo rinforzano.
Nel caso della fobia di guidare, il meccanismo più frequente è l’evitamento: chi teme di guidare riduce progressivamente le occasioni di esposizione, rafforzando così l’ansia.
Tra le strategie adottate dalla TBS per affrontare questa problematica troviamo:
- Esposizione graduale e paradossale: invece di spingere direttamente il paziente a guidare in contesti ansiogeni, si utilizzano tecniche che lo portano a sperimentare il timore in maniera controllata. Ad esempio, si può chiedere alla persona di programmare momenti in cui dovrà “pensare ai suoi più grandi timori quando è alla guida”, spingendola a prendere coscienza della sua paura in modo differente. Questa tecnica è definita la “mezz’ora delle peggiori fantasie”.
- Interruzione delle tentate soluzioni disfunzionali: se il paziente cerca di rassicurarsi costantemente prima di guidare o ha bisogno di essere accompagnato, il terapeuta può proporre esercizi per interrompere questi rituali, riducendo gradualmente la dipendenza dalle rassicurazioni esterne.
- Tecniche di ristrutturazione cognitiva: la paura di guidare è spesso accompagnata da pensieri catastrofici (“Perderò il controllo”, “Farò un incidente”). Attraverso domande strategiche e tecniche di dialogo evocativo, il terapeuta aiuta il paziente a mettere in discussione questi pensieri e a sostituirli con scenari più realistici e funzionali.
- Utilizzo di metafore e aneddoti terapeutici: la TBS utilizza frequentemente racconti simbolici per aiutare la persona a sbloccarsi. Ad esempio, la metafora del “cavaliere che deve addestrare il cavallo ribelle” può essere utile per chi sente di perdere il controllo alla guida.
RISULTATI E BENEFICI DELLA TBS NELLA FOBIA DI GUIDARE
Gli studi e l’esperienza clinica mostrano che la Terapia Breve Strategica è in grado di
ridurre significativamente la fobia di guidare in
tempi brevi (spesso tra le 7 e le 10 sedute). I pazienti che seguono questo percorso riferiscono di sentirsi più sicuri alla guida, di riuscire a gestire l’ansia in modo più efficace e di
riacquisire autonomia e fiducia nelle
proprie capacità.
La chiave del successo di questo approccio risiede nella capacità di spezzare i circoli viziosi, mantenuti dalle tentate soluzioni disfunzionali, cioè quei comportamenti che vengono messi in atto nel tentativo di risolvere il problema, ma che in realtà lo mantengono, permettendo alla persona di sperimentare nuove modalità di relazione con la guida e con le proprie emozioni.
PER CONCLUDERE…
Nell’era moderna, la fobia di guidare può rappresentare un
ostacolo significativo alla
vita quotidiana,
limitando l’autonomia e la libertà individuale. La Terapia Breve Strategica si dimostra un metodo efficace per
affrontare e
superare questa paura, offrendo strumenti concreti e strategie mirate per riprendere il controllo della propria esperienza di guida. Grazie a questo approccio, molte persone riescono a trasformare il timore in un’opportunità di crescita e autonomia, ritrovando fiducia in sé stesse e nelle proprie capacità.










